I Bean sono classi scritte in linguaggio di programmazione Java secondo una particolare convenzione. Sono usate per incapsulare molti oggetti in un singolo oggetto (il bean), cosicché tali oggetti possano essere passati come un singolo oggetto bean invece che come multipli oggetti individuali.
La specifica della Sun Microsystems le definisce come “componenti software riutilizzabili che possono essere manipolate visivamente in un tool per il build”.
Il programmatore diventa un component assembler, che utilizza componenti già definiti per creare nuove funzionalità e, in tal caso, deve solo conoscere i servizi forniti dai componenti.
Il vantaggio rispetto ad altri tool di programmazione visuale è l’indipendenza dalla piattaforma.
Per usare i beans occorre un builder “Java-enabled”. I bean vengono mantenuti in un toolbox, da cui possono essere presi per costruire applicazioni.
Quando in un tool per costruire applicazioni si collegano fra loro due bean, il tool genera automaticamente il codice Java necessario per gestire le interazioni fra i due. Per poter essere aggiunto al toolbox di un builder, un bean deve essere impacchettato in un file JAR (Java Archive). Una volta che il file jar è stato generato, lo si prende e si inserisce nel toolbox.
A questo punto il bean può essere utilizzato.
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I Bean sono classi scritte in linguaggio di programmazione Java secondo una particolare convenzione.