I criminali informatici tentano di violare i sistemi di sicurezza sia di utenti medi che di aziende, organizzazioni e imprese a qualsiasi livello. Agiscono costantemente, mettendo in campo tecnologie sempre più sofisticate e aggiornando le loro metodologie per poter trarre gli utenti, anche i più esperti, in inganno.
Uno dei metodi più utilizzati al mondo è sicuramente il phishing. Questa strategia di attacco, infatti, permette al criminale di sferrare un attacco massivo, in modo semplice ed economico. È bene conoscere cos’è il phishing, come riconoscerlo e come difendersi da questo pericoloso rischio informatico.
Indice dei contenuti
Cos’è il phishing e perché è pericoloso
Cadere nella trappola del phishing rappresenta un grave rischio per gli utenti, poiché l’hacker:
- avrebbe accesso al dispositivo e all’account della vittima;
- potrebbe utilizzare i dati trafugati per rubare denaro o per truffare altre persone, rubando l’identità della vittima;
- potrebbe riscuotere crediti, richiedere prestiti o acquistare beni di valore fingendo di essere la vittima e utilizzando i suoi dati;
- potrebbe infettare tutte le reti collegate al computer o al dispositivo infettato dal malware madre.
I rischi per le imprese sono ancora più imponenti: un attacco phishing di successo potrebbe provocare gravissimi danni sia alla reputazione che all’attività e all’economia di un’impresa. Determinandone, anche, il fallimento.
Da ciò si evince quanto sia importante sapere cos’è il phishing e come evitarlo. Trattasi di una metodologia di attacco utilizzato da hacker di tutto il mondo, che mediante un mezzo di comunicazione (prime tra tutti, le e-mail) cerca di infettare il dispositivo della vittima o di rubarne i dati. L’hacker ha come obiettivo quello di trafugare informazioni confidenziali, usando mezzi ben orchestrati affinché la vittima cada in un tranello (aprire un link malevolo oppure scaricare un allegato).
![tentativo di phishing tentativo di phishing](https://bitcamp.it/blog/wp-content/uploads/2023/10/tentativo-di-phishing-1024x683.jpg)
Come riconoscere un attacco phishing?
Come detto, uno dei mezzi preferiti dagli hacker per sferrare attacchi phishing è la posta elettronica. È possibile riconoscere una mail di phishing nel caso in cui:
- la comunicazione ha un senso di urgenza. Ad esempio, nella mail il mittente comunica un’offerta a tempo imperdibile oppure l’esigenza di eseguire un’azione nel minor tempo possibile per evitare conseguenze o complicazioni. In questo modo, l’hacker tenta di persuadere l’utente a cliccare su un link malevolo o a scaricare un file (contenente, nella maggior parte dei casi, un malware);
- la mail proviene da un indirizzo mail sconosciuto. Questo è un campanello d’allarme importante;
- il link contenuto nella mail rimanda a una pagina web che sembra finta. Per aggirare questo ostacolo, gli hacker realizzano pagine web praticamente identiche alle originali, sia nelle immagini che nei colori e nel font. In questo modo fanno credere alla vittima che si tratta di una pagina legittima. Lo scopo finale è quello di trafugare i dati personali (credenziali di accesso, informazioni bancarie o fiscali);
- il link rimanda a un modulo di compilazione. Attenzione a compilare moduli che sembrano falsi e che non presentano un certificato di sicurezza. I dati forniti potrebbero finire direttamente in mano all’hacker.
![phishing phishing](https://bitcamp.it/blog/wp-content/uploads/2023/10/phishing-1024x683.jpg)
Come proteggersi da un attacco phishing
Nonostante non sia affatto semplice individuare un tentativo di attacco, esistono delle indicazioni di massima per proteggere i propri account e dispositivi dal rischio di phishing. Ecco i consigli da seguire:
- non aprire mai una e-mail o un SMS proveniente da un indirizzo sconosciuto;
- accertarsi che l’indirizzo mail del mittente sia valido e autorevole;
- non aprire mail un link contenuto in mail o SMS prima di essere sicuri che si tratti di un link reale;
- non scaricare file contenuti in mail sospette;
- non compilare moduli sospetti;
- non fornire mai i propri dati prima di aver verificato che l’indirizzo web disponga di un certificato di sicurezza e che sia valido;
- mantenersi aggiornati rispetto alle novità che riguardano il phishing nello specifico e le nuove metodologie di attacco;
- formare i propri dipendenti, anche i dirigenti e gli amministratori delegati, sensibilizzandoli riguardo l’argomento;
- installare un buon software antivirus e aggiornarlo periodicamente accettando le patch rilasciate dal provider.
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