Uno dei linguaggi di programmazione più utilizzati e intuitivi del mondo è lui: Java. Questo linguaggio viene adoperato per la creazione di numerose applicazioni, essendo molto versatile. Può essere usato per lo sviluppo di applicazioni Android così come per la creazione di software e applicazioni web.
Essendo un linguaggio orientato agli oggetti, lo sviluppatore potrà sfruttarne le potenzialità creando applicazioni di ottimo livello e anche molto complesse. Un altro vantaggio di Java per lo sviluppo di applicazioni Android è la sua natura open source: essendo gratuito, può essere liberamente utilizzato da chiunque.
Se anche tu vorresti iniziare a sviluppare applicazioni Android ma sei indeciso su quale linguaggio utilizzare, continua la lettura di questo articolo: vedremo come sfruttare al meglio le API di Java per lo sviluppo di applicazioni Android e quali sono le differenze tra Kotlin e Java.
Indice dei contenuti
Sviluppo di applicazioni Android: come usare le API Java
Per poter sviluppare le applicazioni Android è possibile utilizzare le API di Java, in grado di offrire numerose funzionalità allo sviluppatore. Esso potrà creare app interattive e complete, mediante l’utilizzo di interfacce, metodi e classi utili per la gestione di thread, della memoria, dei dati e della rete.
Le API di Java mettono a disposizione dello sviluppatore un set di strumenti grazie al quale è possibile ridurre lo sforzo e massimizzare la resa del lavoro. Parliamo degli strumenti di profilazione, di analisi, di test e di debug, essenziali per lo sviluppo di applicazioni Android. È fondamentale comprendere come sfruttare al meglio le funzionalità delle API per poter generare app ricche e di qualità. Così come è importante conoscere quali sono i limiti delle API Java e quali sono le best practice per lo sviluppo di applicazioni Android.
Alcune di esse sono l’utilizzo di:
- una buona architettura;
- una solida documentazione;
- una buona gestione del codice sorgente;
- una buona gestione delle versioni.
Kotlin VS Java: differenze e caratteristiche
Lo sviluppatore può scegliere il linguaggio di programmazione Java per lo sviluppo di applicazioni Android, oppure potrebbe prediligere Kotlin. Trattasi di un linguaggio di programmazione moderno, sicuro, semplice e completo, molto efficace per la creazione di applicazioni lato server.
Kotlin risulta molto comodo soprattutto in caso si debba condividere il codice tra piattaforme mobili. Essendo un linguaggio open source, anch’esso è scaricabile e fruibile da chiunque e risulta molto popolare nell’ultimo periodo. Scopriamo quali sono le differenze tra Kotlin VS Java:
- la sintassi. Una delle caratteristiche che differenzia maggiormente Kotlin e Java è la sintassi. Mentre il primo si distingue per una sintassi più concisa, Java richiede più stringe di codice per l’esecuzione delle stesse operazioni. Kotlin è più leggibile, in quanto consente di definire la classe e i campi in un’unica riga. Getter e setter sono sostituiti da accessi alle proprietà. Kotlin, inoltre, supporta l’inferenza di tipo per cui non è indispensabile specificare il tipo di dati di una variabile. È possibile utilizzare, con Kotlin, l’inferenza di tipo per dichiarare la variabile, senza però il bisogno di specificarne la tipologia di dati. Il compilatore definirà in modo automatico il tipo di dati in base al valore assegnato alla variabile. Anche questo contribuisce a rendere il codice più semplice da leggere a livello sintattico. Con Java, invece, è indispensabile specificare il tipo di dati della variabile e ciò rende il codice più lungo e difficile da leggere;
- sicurezza dei null. Kotlin e Java si distinguono per i bytecode, eseguiti sulla JVM. I linguaggi garantiscono prestazioni simili, però Kotlin offre maggiori vantaggi prestazionali rispetto a Java, in determinati casi. La funzione null safety di Kotlin, ad esempio, permette di ridurre il numero di eccezioni di runtime e migliora le prestazioni dell’applicazione. L’utilizzo di strutture di dati immutabili, inoltre, permette con Kotlin di ottimizzare le prestazioni. Kotlin e Java sono differenti nell’ambito della sicurezza dei null poiché, se in Java è possibile che a una variabile vengano assegnati valori nulli (cosa che provoca eccezioni di puntatori nulli nel momento dell’esecuzione), in Kotlin è richiesta l’esplicita definizione della variabile, se essa può essere null o meno. Con Kotlin è più semplice evitare le eccezioni relative ai puntatori nulli. Grazie a Kotlin si può definire non-null le variabili, in modo predefinito, così che la variabile non possa contenere un valore nullo a meno che non sia stato dichiarato nullable in fase di compilazione. È possibile, così, prevenire gli errori legati ai null sin dalla fase di compilazione, piuttosto che attendere che si verifichino in fase di runtime;
- programmazione funzionale. Kotlin VS Java anche per quanto riguarda la programmazione funzionale. Kotlin è stato progettato per supportare la programmazione funzionale, mentre Java ha aggiunto, mediante il rilascio di Java 8, questo supporto solo negli ultimi anni. Kotlin è in grado di supportare le espressioni lambda, le funzioni di estensione e di ordine superiore. In questo modo è possibile garantire un codice di qualità, più conciso ed espressivo.
Nonostante Java sia un linguaggio più consolidato, diffuso e ricco di librerie, Kotlin offre una funzionalità moderna e una sintassi concisa. Scegliere tra i due linguaggi per lo sviluppo di applicazioni Android non è semplice: per approfondire l’utilizzo del linguaggio Java e comprendere come sfruttarne al 100% le funzionalità, è meglio seguire uno specifico corso di formazione online. Scopri i vantaggi dei corsi offerti da BitCamp: contatta subito l’accademia certificata!