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Guida ai Fondamenti dell’Hacking Etico

Scopri i fondamenti dell’hacking etico e come avviare la tua carriera nel campo della sicurezza informatica. Segui la nostra guida completa per acquisire le competenze necessarie e diventare un esperto nell’ambito dell’hacking etico. Clicca qui per iniziare!

Uno degli aspetti più importanti per privati e imprese, nell’era moderna, è quello riguardante la sicurezza informatica. Al giorno d’oggi, infatti, proteggere i propri dispositivi dalla possibilità di un attacco è diventato essenziale, sia per i privati cittadini che per le imprese.

Innumerevoli gli hacker che, in tutto il mondo, agiscono infettando pc, reti aziendali, smartphone e tablet, installando malware o sferrando attacchi di phishing. Per le imprese risulta essenziale proteggere i propri dati, una vera e propria fonte di ricchezza, dal rischio di un cyber attacco.

Proteggere i dati significa proteggere il proprio valore, sia a livello reputazionale che economico: anche per questo l’azienda moderna deve affidarsi a un team specializzato che si occupi della sicurezza informatica dell’intera organizzazione.

All’interno di questo team può lavorare un ethical hacker. Chi è l’hacker etico, qual è il suo ruolo e come fare a diventare un esperto in cybersecurity? Scopriamo tutto quel che devi sapere per avviare una carriera professionale nel settore dell’hacking etico.

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Black hat, white hat, grey hat: chi sono?

Esistono tre macro categorie di hacker nel mondo: il black hat, il white hat e il grey hat. Le differenze tra i tre diversi hacker sono essenziali:

  • black hat, ovvero l’hacker per definizione, quello che tutti ci aspettiamo. Si tratta di un esperto in cybersecurity che, per il proprio tornaconto economico o per motivazioni di carattere politico e sociale, infetta le reti e i sistemi informatici di singoli e aziende. Il black hat sferra attacchi informatici con un vero e proprio intento criminale, per trafugare dati sensibili, documenti, contenuti o per chiedere un riscatto;
  • grey hat. Trattasi di un esperto in sicurezza informatica in grado di violare le barriere di una rete. Il grey hat individua la vulnerabilità del sistema e richiede, spesso, un compenso all’azienda per rivelare il luogo preciso in cui essa è situata;
  • il white hat, ovvero l’ethical hacker. Questo esperto è il vero e proprio antagonista del black hat. Si occupa anche di prevenire un possibile attacco da parte del grey hat.

Etichal hacker: chi è e cosa fa?

L’ethical hacker è un professionista esperto in sicurezza informatica in grado di anticipare e prevenire gli attacchi informatici sferrati dai cyber criminali. Un hacker etico ha come obiettivo quello di simulare un possibile attacco, individuando le vulnerabilità della rete in modo da poterle immediatamente risolvere, proteggendo al meglio il sistema.

L’ethical hacker, per svolgere il proprio lavoro, si serve di tecnologie di ultimissima generazione quali il penetration test. Mediante questo test è possibile valutare l’efficacia del sistema di sicurezza aziendale, simulando un attacco malevolo.

Il ruolo di ethical hacker prevede diverse mansioni:

  • esecuzione di penetration test presso infrastrutture IT e applicazioni web;
  • simulazione di attacchi hacker malevoli;
  • verifica della sicurezza dei dati sensibili, soprattutto dei dati legati a login, password e pagamenti;
  • scannerizzazione delle porte di accesso ai sistemi, identificazione e chiusura delle porte aperte.
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Come diventare ethical hacker?

Un hacker etico dovrebbe vantare competenze specifiche, tra cui:

  • competenza nell’utilizzo di tool di reverse engineering;
  • conoscenza dei principali linguaggi di programmazione;
  • padroneggiare le tecniche di penetration testing e vulnerability assessment;
  • conoscenza di tool e framework per la simulazione di attacchi hacker (W3af, Nessus, Nexpose, Metasploit, Burp Suite, Nessus e Nmap.

Per poter intraprendere la professione di hacker etico è fondamentale disporre di determinati requisiti:

  • laurea in Ingegneria Informatica, Informatica, Fisica o Matematica;
  • conseguimento di un titolo formativo valido nell’ambito della cyber security;
  • formazione tecnica sul campo mediante un percorso professionalizzante.

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