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Tipi di dati di Java: una guida completa

Cosa sono i tipi di dati primitivi, le variabili, le costanti e i tipi di dati non primitivi in Java? Scopriamo qualche informazione in più.

Districarsi nell’universo Java potrebbe sembrare piuttosto complicato, soprattutto se non si hanno le basi adatte. Uno degli argomenti maggiormente interessanti, fondamentali per comprendere il funzionamento del linguaggio Java, riguarda i tipi di dati di Java.

Le tipologie dei dati definiscono le possibili variazioni nei valori, integrando la varietà di operazioni eseguibili e applicabili sui singoli valori. Ma cosa sono i valori, le costanti e quali sono i tipi di dati primitivi e i tipi di dati non primitivi di Java? Scopriamo qualche informazione in più in questo approfondimento.

Quali sono i tipi di dati: informazioni generiche

Il tipo di dati racchiude una serie di caratteristiche che il valore assunto da una variabile deve soddisfare. Le tipologie di dati presenti all’interno del linguaggio Java permettono di definire i valori e le operazioni eseguibili su tutti i valori. I tipi possibili nel linguaggio di programmazione Java sono:

  • il tipo degenere void. Questo tipo non ammette valori e viene utilizzato in qualità di tipo di ritorno, in caso di metodi che non possono restituire valore;
  • il nulltype. Questa tipologia ammette un unico possibile valore: “null”. Non si tratta di un oggetto, ma può svolgere il ruolo di “segnaposto” sostituendo un oggetto, poiché può essere convertito verso qualsiasi tipo di dato non primitivo;
  • i tipi di dati non primitivi, ovvero i tipi array, le interfacce e le classi;
  • gli otto tipi di dati primitivi, ovvero byte, char, short, int, long, float, boolean e double.

Esistono tipi complessi (int, float, char, boolean) e i numeri, le stringhe e literals. I valori dei tipi di riferimento vengono anche chiamati “istanze” oppure “oggetti”. Gli array e le stringhe vengono creati mediante oggetti. Per la realizzazione dei caratteri singoli e per la loro gestione si utilizza il tipo numerico char.

Dati primitivi Java

Differenza tra tipi primitivi e tipi non primitivi

Quali sono le principali differenze tra tipi di dati primitivi e tipi di dati non primitivi in Java? Riassumendo, sono 7 le caratteristiche che distinguono sensibilmente le due tipologie di dati:

  • i valori dei tipi di dati primitivi vengono manipolati direttamente dal programma. Per esempio, i valori sono passati in via diretta agli operatori dopo essere stati immessi direttamente nelle variabili;
  • il programma può accedere a un oggetto solo mediante un riferimento, detto “reference”, il quale ha lo stesso ruolo del puntatore del C;
  • nei tipi di dati non primitivi gli oggetti possono cambiare il proprio stato interno. I tipi primitivi, invece, non possono cambiare il proprio stato interno;
  • non è possibile definire nuovi tipi primitivi, ma si può definire una classe o un’interfaccia personalizzata;
  • i programmi possono utilizzare un numero infinito di interfacce e classi, disponibili all’interno della libreria standard o presso librerie esterne;
  • il linguaggio prevede un numero massimo di valori per ogni tipo primitivo. Non stabilisce alcun vincolo, però, per quanto riguarda la quantità di istanze per i tipi non primitivi;
  • tutti gli oggetti possono essere creati e distrutti in modo dinamico, durante l’esecuzione del programma. L’oggetto è munito di uno stato interno modificabile a seconda delle modalità stabilite dal tipo di dato corrispondente.
Codice binario Java

Tipi di dati primitivi di Java

I tipi di dati primitivi di Java rappresentano un buon pack di strumenti che può essere usato dallo sviluppatore per la costruzione del tipo di ogni variabile. Questo set predefinito di tipi di dati primitivi è composto da otto tipi: byte, char, short, int, long, float, boolean e double.

Ognuno dei tipi di dati primitivi in Java rappresenta una determinata informazione e utilizza un certo quantitativo di memoria.

Tipi di dati non primitivi in Java

Per quanto riguarda i tipi di dati non primitivi, occorre precisare che grazie a queste risorse è possibile istanziare nuovi oggetti, definendoli in una classe. L’oggetto nuovo, durante la procedura di dichiarazione, prenderà il nome di “reference”, poiché si tratta di un puntatore. Tra dato primitivo e non primitivo la principale differenza è nelle assegnazioni.

Il dato primitivo, infatti, contiene in modo esatto il valore inserito, mentre il dato non primitivo contiene l’indirizzo di puntamento fisico all’istanza di un oggetto di tipo.

Java codice

Variabili e costanti in Java

Cosa sono le variabili e le costanti? Rispondiamo a questa domanda:

  • una costante è una voce di dati rinominata mediante un valore predefinito;
  • una variabile è una voce di dati con nome modificabile durante l’esecuzione del programma. La variabile può essere locale o globale.

Per potersi districare al meglio tra le varie classificazioni e possibili operazioni, è bene studiare approfonditamente il linguaggio di programmazione Java. Seguendo un corso per programmatore Java, si potranno acquisire tutte le competenze utili per avviare una carriera professionale proficua e duratura.

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