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Imparare a programmare partendo da zero: quali requisiti sono necessari?

Scopriamo subito come imparare a programmare e come cominciare ad orientarsi per lavorare nel mondo degli sviluppatori!

Imparare a programmare partendo da zero è possibile, ma bisogna capire innanzitutto cosa significa programmare, quali sono le opzioni possibili e quali, invece, i requisiti necessari.

Oltre ad una panoramica sui principali linguaggi di programmazione esistenti e sulle diverse tipologie di scuole e corsi di formazione, è possibile seguire anche alcuni consigli pratici, soprattutto per chi è a digiuno di idee. Scopriamo subito quali sono i segreti della programmazione e come cominciare ad orientarsi nel mondo degli sviluppatori!

imparare a programmare

Cosa significa programmare?  

Nel campo dell’informatica, la programmazione non è altro che l’attività di scrittura delle istruzioni (definite “codici”) da far eseguire ai computer, agli smartphone o a qualunque altro dispositivo elettronico.
La programmazione è composta da un insieme di regole, norme, parametri, simboli e parole chiave che sono alla base dei cosiddetti “linguaggi di programmazione”, che fungono da intermediari tra il programmatore e il dispositivo elettronico. Il linguaggio di programmazione è una vera e propria lingua, grazie alla quale è possibile comunicare col PC fornendogli istruzioni ben definite.

Lo sviluppo web, ad esempio, è un ramo della programmazione informatica che si occupa della creazione di siti web, portali e web app. Si parte dalla realizzazione di semplici pagine statiche allo sviluppo di piattaforme sempre più complesse, come possono esserlo i software gestionali o gli e-commerce.

Le domande più frequenti che si pone un programmatore ruotano sempre intorno al linguaggio di programmazione migliore da imparare, qual è quello che torna più utile in un contesto lavorativo oppure qual è quello più semplice per avvicinarsi sempre più a questo fantastico mondo, magari per pura curiosità o passione. Quello che un aspirante programmatore deve sapere è che esistono centinaia di linguaggi di programmazione. Anche se ognuno di questi linguaggi è stato ideato per essere utilizzato in una particolare area, col tempo quasi tutti vengono adoperati in diversi ambiti.

Tra tutti i linguaggi disponibili, quello che sicuramente conviene imparare è Javascript.
Il linguaggio Java offre tantissime possibilità, dal momento che può essere utilizzato per qualsiasi tipo di progetto: per creare app, siti web, programmi, giochi per smartphone, o per quei dispositivi smart che usano sensori/hardware, dalle auto intelligenti ai contapassi. Inoltre, tutte le grandi aziende del calibro di PayPal, Amazon, Ebay utilizzano il linguaggio di programmazione Java. Ad oggi, risulta essere quello più semplice da imparare, soprattutto se si è autodidatta.

studiare programmazione

Cosa fa un programmatore e quali competenze deve avere?

Il programmatore informatico è una figura molto richiesta nell’ambito lavorativo, considerando che viviamo in un mondo sempre più tecnologico, digitalizzato e connesso. Assume quindi un ruolo essenziale perché dalle sue mani passa lo sviluppo dei software che ci troviamo ad usare ogni giorno sui nostri dispositivi intelligenti.

Il programmatore ha competenze trasversali, poiché si forma tramite percorsi di studio non standardizzati, necessita di aggiornamento continuo e di un grado di specializzazione elevato.
Prima di imparare a programmare, scopriamo nel dettaglio quali sono i compiti del programmatore informatico.

Ascoltare le esigenze del cliente

Il programmatore o sviluppatore deve essere innanzitutto un ottimo ascoltatore, capace di andare incontro alle esigenze del cliente e di analizzare nello specifico tutte le sue richieste in modo da sviluppare una soluzione software idonea.

Iniziare la creazione attraverso i linguaggi di programmazione

Una volta recepite le informazioni necessarie e delineato il progetto, lo sviluppo continua con la scrittura delle linee di codice attraverso l’utilizzo di linguaggi di programmazione, in modo che i sistemi operativi possano comprendere e seguire le istruzioni impartite.
Ogni linguaggio ha caratteristiche peculiari e viene scelto in base al progetto da realizzare e al suo ambito di applicazione. Il codice scritto deve rispettare altresì delle norme specifiche, in modo da essere facilmente decifrabile anche per gli altri programmatori.

Creare software funzionanti

Una volta terminato il lavoro legato allo sviluppo, si prosegue controllando il funzionamento del software, che può portare alla validazione o alla fase di debugging e di troubleshooting, in caso di malfunzionamento o presenza di bug, fino ad arrivare alla versione pulita del prodotto finale da consegnare al cliente.

diventare programmatore

Come capire qual è l’ambiente di sviluppo adatto a te?

Dopo questa premessa su quello che è il mondo della programmazione e quelle che sono le competenze necessarie per questo tipo di lavoro, bisogna scegliere il proprio ambiente di sviluppo per il quale imparare a programmare.
Sempre più aziende vogliono affermare la propria presenza online e, per questo motivo, la richiesta di programmatori è in netto aumento.

Uno sviluppatore ha il principale compito di garantire qualità ed efficienza a queste realtà aziendali, ma non tutti gli sviluppatori/programmatori informatici si concentrano sulle stesse aree tematiche. Alcune delle figure professionali legate alla programmazione sono: Front End Developer, Back End Developer e Full Stack Developer. Analizziamo insieme le principali differenze.

Front End Developer

Questa figura si occupa della parte visibile di un sito web, cioè tutto ciò con cui l’utente andrà ad interagire, come ad esempio la compilazione di un form. Il Front End Developer ha quindi il compito di migliorare l’esperienza online dell’utente sotto ogni punto di vista.

Back End Developer

Collabora a stretto contatto con il Front End Developer e si occupa, invece, di tutto ciò che c’è “dietro” ad un sito web. il suo lavoro serve quindi a tenere in piedi l’intera struttura di un software e di un sito web.

Full Stack Developer

Il Full Stack Developer è un professionista completo, che ha competenze sia in ambito Front End che Back End, capace di conoscere e padroneggiare diversi linguaggi di programmazione.

Quello che bisogna sapere è che il mondo della programmazione è vastissimo ed in continua evoluzione. Nel corso del tempo, oltre alle tre figure summenzionate che operano in questo settore, si sono aggiunte anche altre che però si occupano esclusivamente della gestione dei dati, come ad esempio il Data Scientist e il Blockchain Developer. Per diventare programmatori professionisti, occorre sicuramente tempo, dedizione e tanta passione!

Con i corsi BitCamp puoi imparare a programmare in poco tempo grazie ad un metodo basato sull’apprendimento pratico: scopri subito come trasformare la tua passione in un lavoro soddisfacente e ben retribuito!

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